martedì 19 maggio 2020

Ab ovo

Questa locuzione latina si trova nel verso 147 dell'Ars poetica di Orazio, conosciuta anche come Epistula ad Pisones, una lunga lettera in versi sull'arte poetica, dedicata alla famiglia dei Pisoni. Qualcuno pensa che essa sia l'abbreviazione di un altro modo di dire latino: ab ovo usque ad mala, la cui traduzione è "dall'uovo fino alle mele", ossia dagli antipasti fino alla frutta, dato che  le uova venivano utilizzate all'inizio dei banchetti, per stuzzicare l'appetito, e pertanto ritiene che le due locuzioni si equivalgano e vogliano dire la stessa cosa. Assolutamente no. La seconda, usata anch'essa da Orazio nei versi 6-7 della III satira del I libro, ha un significato molto evidente, intuitivo: dal principio alla fine. La prima, invece, richiede una spiegazione assai più complessa, in cui entra in gioco la mitologia.
Giove si innamorò della bellissima Leda, regina di Sparta e moglie di Tindaro. Per evitare che la moglie Giunone potesse accorgersene, trasformò Leda e se stesso in due cigni, che si accoppiarono sulle rive del fiume Eurota. A questo punto la leggenda si complica, perché secondo una tradizione lei avrebbe deposto un solo uovo, da cui sarebbero usciti Elena e Polluce, poi si sarebbe unita al marito la stessa notte e avrebbe partorito anche Clitemnestra e Castore; secondo un'altra, avrebbe deposto due uova da cui sarebbero usciti Castore e Clitemnestra umani, Elena e Polluce semidei. C'è anche chi sostiene che la sola Elena fosse figlia di Giove, mentre gli altri tre sarebbero figli di Tindaro, e chi addirittura li considera semidei tutti e quattro, nati a coppie da due uova. Per cercare di uscire da questo groviglio inestricabile, l'unica soluzione è capire che cosa ne pensasse Orazio, visto che la locuzione ab ovo risale a lui.
Il verso 147 dell'Ars poetica recita così:

nec gemino bellum Troianum orditur ab ovo

la cui traduzione è: "nè comincia la guerra di Troia dal doppio uovo". Orazio sta consigliando a un futuro autore di poesia epica di non prendere le cose troppo alla lontana. Per questo afferma che un vero poeta non parte da Adamo ed Eva, come diremmo noi, ma comincia in medias res, a metà.
Nel caso in questione, ovvero la guerra di Troia, prendere le cose troppo alla lontana vorrebbe dire cominciare la narrazione addirittura dalla nascita di Elena, il cui rapimento da parte del troiano Paride diede origine alla famosa guerra. Pertanto Orazio seguiva una delle due teorie (quale? Ma c'interessa?), secondo cui Leda avrebbe deposto due uova.
Di conseguenza ab ovo significa "fin dall'origine".
Vedete quanto sono importanti i classici latini? Oggi siamo stati a colloquio con Orazio, uno dei massimi, che ci ha chiarito le idee. Che posso dirvi? Leggete Orazio, pure in traduzione italiana: anch'io ho scritto due libri con lui e su di lui.      
Perché dovreste leggerlo? Fa bene alla salute. 

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