domenica 21 giugno 2020

Rara avis

Questa locuzione significa uccello raro ed è l'equivalente della nostra espressione "mosca bianca", per indicare una cosa o una situazione o una persona tanto speciale da essere classificata poco più che unica.
Il poeta satirico latino, ma di origine etrusca, Aulo Persio Flacco la usa nella I satira (v. 46), alludendo con autoironia all'eventualità che casualmente egli possa comporre qualche cosa di pregevole.
Successivamente Decimo Giunio Giovenale, l'ultimo in ordine cronologico dei tre grandi poeti satirici latini - Orazio, Persio, Giovenale -, se ne serve come metafora (VI, 165) per indicare una donna dotata di tutte le qualità: bellezza, buone maniere, ricchezza, nobiltà, castità, che è praticamente impossibile trovare riunite nella stessa persona, qualificata appunto come


un uccello raro in terra e molto simile a un cigno nero.

Per capire il riferimento di Giovenale, bisogna tenere presente che i latini ancora ignoravano l'esistenza dei cigni neri, scoperti in Australia solo verso la fine del XVII secolo dall'olandese Willem de Vlamingh. 

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