venerdì 5 giugno 2020

Ne bis in idem

Questa sentenza latina, che letteralmente significa "non due volte nella stessa cosa", non si trova in un testo letterario né di prosa né di poesia, ma è un principio giuridico del diritto processuale romano, rintracciabile, anche se non in questa forma precisa, nelle Institutiones, l'opera fondamentale del giurista latino Gaio, vissuto nel II secolo d. C. Essa esprime il concetto che nessuno può essere giudicato due volte per lo stesso fatto criminoso.
In un ambito più generale queste parole vengono pronunciate correntemente con una finalità diversa, non più prescrittiva ma esortativa, nel senso di consigliare a qualcuno di "non cadere due volte nello stesso errore". A questo proposito, non posso fare a meno di ricordare un'esperienza autobiografica. A una mia brava alunna privata, da me definita sotto molti aspetti la mia allieva ideale, ripetevo - e ogni tanto mi capita di ripetere - di non vergognarsi a dire o fare qualcosa di sbagliato con me: "Più sbagli con me, meno sbaglierai in classe nei compiti scritti e nelle interrogazioni. Con me sbaglia tranquillamente e quanto ti pare, tanto non ti prendo in giro e sono qui proprio per correggerti. L'importante è che tu faccia tesoro delle mie correzioni e dei miei chiarimenti e che tu non cada due volte nello stesso errore." Appunto: ne bis in idem.  

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