Viva gli scacchi!

La difesa Scandinava

Inauguro questa pagina per presentare un'antichissima difesa contro l'apertura di Re, la difesa Scandinava (1. e4, d5), presente nel primo manoscritto (in lingua valenciana 1474/1478), in cui sia riportata una partita di scacchi giocata secondo regole compatibili con quelle moderne.
Per molto tempo in tutti i trattati di scacchi si è letto invariabilmente il categorico pregiudizio - ricordiamo i baconiani idola tribus! - secondo cui, dopo 2. e4xd5, la ricattura del pedone tramite la Donna (2. ..., Dd8xd5) la lascerebbe esposta al centro della scacchiera alla mercé dei pezzi e dei pedoni avversari, con la conseguente perdita di tempi, necessaria per metterla in salvo, e - ahimè! - l'immancabile sconfitta. Ma è proprio vero che questa autentica o presunta perdita di tempi sia tanto letale? Ci può fornire una risposta soddisfacente solo un'analisi della finalità di questo sistema difensivo, associata a un'attenta valutazione degli effettivi obiettivi raggiunti.
Le difese "classiche" contro l'apertura di Re si possono dividere in due grandi categorie: quelle che eseguono immediatamente o preparano l'attacco contro il Pe4, situato indifeso al centro della scacchiera, e quelle che intendono mettere sotto controllo la casa centrale d4, leggermente ma indubitabilmente indebolita dall'impossibilità che il pedone di Re, ormai avanzato in e4, possa controllarla, collocandosi nella casa e3.
Alla prima categoria appartengono la difesa Scandinava (1. e4, d5) e la difesa Alekhine  (1. e4, Cf6), che attaccano immediatamente il Pe4; mentre la difesa Francese (1. e4, e6; 2. d4, d5), la difesa Caro Kann (1. e4, c6; 2. d4, d5) e la difesa Pirc (1. e4, d6; d4, Cf6) prima di eseguire quell'attacco con il pedone d7 o con il cavallo g8, premettono tre diverse mosse di preparazione: e6 o c6 o d6.
Alla seconda categoria appartengono invece la difesa di Re (1. e4, e5), la difesa Siciliana (1. e4, c5) e la difesa Nimzowitsch (1. e4, Cc6), che, però, esulano da questo mio studio.
Per tanti anni si è pensato che l'attacco immediato contro il Pe4, eseguito dal Pd5 nella Scandinava, fosse troppo rozzo, perché prematuro, e quindi si è ritenuto che fossero di gran lunga preferibili la Francese e la Caro Kann, che ritardavano lo stesso attacco alla seconda mossa, dopo un'adatta preparazione tramite e7-e6 e c7-c6. Mi dispiace dover deludere tutti i teorici cattedratici, ma le cose non stanno propriamente così: lo dimostrerò con la massima semplicità. Prendiamo in esame la variante Rubinstein della difesa Francese, che in passato ha goduto di buona fama per la sua solidità, avvicinabile alla variante Nimzowitsch della difesa Caro Kann:
1. e4, e6
2. d4, d5
3. Cc3, dxe4
4. Cxe4, Cd7
e confrontiamolo con uno dei seguiti principali della difesa Scandinava:
1. e4, d5
2. exd5, Dxd5
3. Cc3, Dd8
4. d4, Cd7
Il nero della Francese perché dovrebbe essere preferibile al nero della Scandinava? Forse perché ha già avanzato il pedone e7 in e6? O anche perché nella Scandinava il Cavallo bianco b1 si è sviluppato in c3, guadagnando un tempo tramite l'attacco alla Donna nera in d5, costretta a muoversi una seconda volta? Cerchiamo di essere obiettivi e di non prenderci in giro: nella Francese il Cb1 si è mosso due volte e si è portato in e4. Quando anche nella Scandinava esso si sposterà nuovamente per andare in e4, il nero avrà a disposizione una mossa per muovere il Pe7 in e6 e le due posizioni saranno assolutamente identiche. E allora quale sarebbe la perdita di tempo, che compromette il gioco del nero nella Scandinava? Il nero ha raggiunto il suo scopo, ossia l'eliminazione del Pe4 e si costruisce una roccaforte con i due pedoni e6 e c6 e i due cavalli incatenati. Qualcuno mi potrebbe obiettare: e se il Pe4, invece di cambiarsi con il Pd5, avanza in e5? Si sottrae all'attacco e va a costituire una spina nel fianco del nero: può essere vero, ma il nero ha il suo compenso, perché prima sviluppa l'Ac8 in f5, poi avanza il Pe7 in e6, venendosi a trovare in una difesa Francese, senza più l'inconveniente dell'Alfiere di Donna imprigionato dalla catena dei suoi stessi pedoni centrali.
Dai primi di febbraio mi sono iscritto a un nuovo e pregevole sito di scacchi: Chesstempo, in cui ho voluto sperimentare nuove aperture, tra cui appunto la difesa Scandinava, di cui ho approfondito a modo mio il sistema con Da5 e c7-c6. Fino a questo momento ho giocato con il nero 109 Scandinave, in parte "blitz" e in parte "rapid chess", di cui 79 vinte, 2 pareggiate e 28 perse. Lo ritengo un ottimo punto di partenza. Ne presento tre a mo' di esempio:

1. e4 d5 2. exd5 Dxd5 3. Cc3 Da5 4. Cf3 Ag4 5. Ac4 e6 6. d4 c6 7. Af4 Cf6 8. h3 Axf3 9. Dxf3 Cbd7 10. g4 Ae7 11. h4 Cd5 12. Axd5 cxd5 13. g5 Ab4 14. Ad2 Tc8 15. h5 Cb6 16. Th3 Cc4 17. g6 hxg6 18. hxg6 Txh3 19. gxf7+ Rf8 20. Dxh3 Rxf7 21. Dh5+ Re7 22. Ag5+ Rd6 23. Af4+ Rc6 24. Df7 Axc3+ 25. bxc3 Dxc3+ 26. Re2 Dxa1 27. Dxe6+ Rb5 28. Dxc8 Dxd4 29. Dxb7+ Db6 30. Dd7+ Dc6 31. Dxa7 De6+ 32. Ae3 Cxe3 33. a4+ Rb4 34. c3+ Rxc3 35. Dxe3+ Dxe3+ 36. fxe3 Rb4 37. Rd3 g5 38. Rd4 g4 39. Rxd5 g3 etc. 0-1

1. e4 d5 2. exd5 Dxd5 3. Cc3 Da5 4. d3 c6 5. Ad2 Dc7 6. Df3 Cf6 7. h3 g6 8. Cge2 Ag7 9. O-O-O Cbd7 10. Rb1 O-O 11. Cf4 Ce5 12. De3 e6 13. Ae2 Cd5 14. Ccxd5 exd5 15. Ac3 Ad7 16. d4 Cc4 17. Axc4 dxc4 18. h4 Tfe8 19. Df3 h5 20. Ch3 Ag4 21. Df4 Dxf4 22. Cxf4 Axd1 23. Txd1 Tad8 24. f3 b6 25. g4 hxg4 26. fxg4 Te4, il B. abbandona.

1. e4 d5 2. e5 Af5 3. d4 e6 4. Ad3 Axd3 5. Dxd3 a6 6. Cf3 c5 7. c3 Cc6 8. Ae3 Db6 9. b3 cxd4 10. cxd4 Tc8 11. O-O Cb4 12. De2 Tc2 13. Cbd2 Ce7 14. Tac1 Cf5 15. Txc2 Cxc2 16. Tc1 Ccxd4 17. Cxd4 Cxd4 18. Dg4 Ac5 19. Axd4 Axd4 20. Tc8+ Rd7 21. Txh8 Axf2+ 22. Rh1 De3 23. Cf1 De1 24. h3 Dxf1+ 25. Rh2 Dg1#

(25 marzo 2021)


L'apertura Van't Kruijs

L'apertura in questione 1.e2-e3, prende il nome da un giocatore olandese del XIX secolo, Maarten Van't Kruijs, vincitore del sesto campionato olandese (1878), che la usò spesso. Questa mossa iniziale non gode di una buona fama, tanto è vero che tra le possibili prime venti mosse si colloca statisticamente in undicesima posizione. E allora perché la sto sperimentando?
Non ho alcuna intenzione di considerarla una mossa sensazionale, da mettere a confronto o in alternativa alle classiche 1.e4, 1.d4, 1.c4 o 1.Cf3 anche perché mi rendo conto benissimo che ha una minima incidenza sul centro (controlla la casa d4), ostruisce la diagonale naturale all'alfiere posto in c1 e, quindi, ha tutto l'aspetto di una mossa gregaria, complementare, non in grado di orientare e iniziare una strategia originale. Insomma è una mossa staticamente granitica, più adatta a un sistema difensivo, come appunto, a colori invertiti, è l'omologa mossa 1. e4, e6 della difesa Francese. Ma è stata proprio la sua natura rocciosa e complementare ad attirare la mia attenzione. In tutti gli impianti di gioco, che non prevedano subito o in un secondo tempo l'avanzata del pedone e2 in e4, la mossa e2-e3 non può non essere fatta e quindi... perché non farla subito, lasciando il Nero nel dubbio sul tipo di sistema, che intendo adottare? Praticamente la considero una mossa d'apertura camaleontica che, in base alla risposta del Nero, mi può far entrare in tante Partite differenti:
1.e3, e5; 2.c4 (Inglese sulla falsariga della Siciliana Paulsen, il mio caro Pentagono)
1.e3, d5; 2.f4 (Bird) o 2. Cf3 (difesa Indiana in contromossa)
1.e3, Cf6; 2.d4 (varie partite di Donna)
1.e3, (non g6); 2.b3 (Nimzo-danese o Larsen)
ma niente mi vieta di giocare 1.e3, e5; 2.d4 entrando in una difesa Francese, o magari una Scandinava, a colori invertiti. Insomma è una prima mossa indecifrabile, che può permettermi di tutto. Tanti anni fa, quando partecipavo ai tornei federali a tavolino, la usai due volte in 2a Nazionale, ottenendo una vittoria e un pareggio.
Fino a questo momento l'ho usata 71 volte nel sito di Chesstempo, ottenendo 52 vittorie, 2 pareggi e 17 sconfitte, senza contare che spesso ho usato l'Inglese pentagonale: 1.c4, e5; 2. e3, che è la stessa cosa.
Ecco quattro mie partite scaturite dall'apertura Van't Kruijs:

1. e3 e5 2. c4 Cf6 3. Dc2 d5 4. cxd5 Cxd5 5. a3 Cc6 6. b4 a6 7. Ab2 Ad6 8. Cf3 O-O 9. Ae2 Te8 10. d3 h6 11. Cbd2 Ag4 12. O-O Dd7 13. Tfe1 Tad8 14. Tac1 Cf6 15. Tcd1 Dc8 16. Dc4 Ae6 17. Dc2 Te7 18. d4 exd4 19. Cxd4 Cxd4 20. Axd4 Ce8 21. Af3 c6 22. Ac5 Ted7 23. Axd6 Txd6 24. Ce4 Txd1 25. Txd1 Cc7 26. Cc5 Af5 27. Txd8+ Dxd8 28. Dxf5 Dd2 29. g3, abbandona.

1. e3 e5 2. c4 c6 3. Cf3 d6 4. d3 Cf6 5. b3 b5 6. Ab2 Ae7 7. Cbd2 Ag4 8. Ae2 O-O 9. Dc2 b4 10. O-O c5 11. Tfd1 Te8 12. Ce4 Cxe4 13. dxe4 Cd7 14. Cxe5 Axe2 15. Dxe2 Cxe5 16. Axe5 Dc7 17. Ab2 Tad8 18. Dg4 g6 19. h4 h5 20. Dg3 Af8 21. Td5 Te6 22. Txh5 Ag7 23. Axg7 Rxg7 24. Dg5 Th8 25. Txh8 Rxh8 26. Df4 De7 27. f3 Tf6 28. Dg5 De6 29. Td1 Rg7 30. Td5 De7 31. h5 Rf8 32. h6 Rg8 33. Rf2 Rh7 34. e5 dxe5 35. Txe5 Dd6 36. Td5 De7 37. De5 Dxe5 38. Txe5 Rxh6 39. Txc5 Td6 40. Td5 Ta6 41. Td2 Tc6 42. e4 a5 43. g3 f6 44. Td5 Ta6 45. Tb5 Td6 46. Re2 Ta6 47. Re3 g5 48. c5 Ta7 49. Tb6 Td7 50. Td6 Ta7 51. Txf6+ Rg7 52. Tf5 a4 53. Txg5+ Rf6 54. Td5 axb3 55. axb3 Ta3 56. Td3 Ta1 57. f4 Te1+ 58. Rd4 Th1 59. c6, abbandona.

1. e3 e6 2. Cf3 d6 3. d4 c6 4. Ad3 Cd7 5. Cbd2 De7 6. c4 h6 7. b3 g5 8. Ce4 Ag7 9. Aa3 c5 10. dxc5 Axa1 11. Cxd6+ Rd8 12. Dxa1 f6 13. Cd4 Ce5 14. Ae2 Cc6 15. Cxc6+ bxc6 16. Af3 Ad7 17. Dc3 a5 18. b4 e5 19. bxa5 Tb8 20. O-O g4 21. Ae4 f5 22. Axf5 Axf5 23. Cxf5 De6 24. Cd6 Re7 25. a6 Cf6 26. a7 Ta8 27. Da5 Dd7 28. e4 Txa7 29. Dc3 Re6 30. Td1 Tha8 31. Ab2 Dxd6 32. cxd6 Cd7 33. c5 Txa2 34. Ta1 Txa1+ 35. Axa1 Tb8 36. g3 Rf6 37. Rg2, abbandona.

1. e3 d5 2. f4 e6 3. d4 c5 4. c3 b6 5. Ad3 Cc6 6. a3 c4 7. Ac2 Ab7 8. Cf3 Cf6 9. Cbd2 b5 10. O-O a6 11. De2 Dc7 12. Ce5 Ae7 13. Df3 h6 14. Rh1 Cd7 15. Rg1 Cf6 16. Rh1 Tf8 17. Rg1 O-O-O 18. g3 Cxe5 19. fxe5 Cd7 20. e4 f6 21. exd5 Axd5 22. Ae4 fxe5 23. Dg4 Txf1+ 24. Rxf1 Af6 25. Cf3 Dc6 26. Axd5 Dxd5 27. Ae3 Tf8 28. Rg1 exd4 29. Cxd4 Axd4 30. Axd4 e5 31. Af2 g5 32. Td1 Df3 33. Dxd7+, abbandona.

(31 marzo 2021)

 


Scacchi bestiali

Tutti gli appassionati di scacchi sanno - o dovrebbero sapere - che esistono alcune aperture e difese, che utilizzano come loro nome quello di qualche animale. Così esiste l'Apertura Orang-Utan [1.b4], la Difesa Ippopotamo [con un doppio fianchetto e i cavalli sviluppati in e7 e d7 dopo che i pedoni centrali sono stati collocati in e6 e d6], la famosissima Variante del Dragone [un particolare trattamento della Difesa Siciliana con il fianchetto di Re], la Difesa Hedgehog [= riccio. Una struttura molto solida, costituita da uno schieramento di pedoni in e6, d6, b6, a6, che sono come gli aculei di un riccio, dopo che il pedone c5 si è cambiato con quello bianco d4. E' una struttura usata nella Difesa Siciliana Kan - o Paulsen -, nella Difesa Ovest Indiana e contro la Partita Inglese], la Difesa del Leone [una moderna rielaborazione delle antiche Difese Philidor e Vecchia Indiana, con l'aggiunta di alcune idee prese in prestito dalla Variante Ceca della Difesa Pirc [quella, per capirci, in cui l'alfiere di Re non si colloca in fianchetto ma in e7]; ce ne sono ancora altre di secondaria importanza, ma non posso concludere l'elenco senza citare l'Apertura Bird [= uccello], anche se l'animale è puramente virtuale, dato che essa trae il suo nome dal cognome dell'estroso giocatore inglese del 1800 Harry Bird, che usò spesso 1.f4.
Da notare un particolare non trascurabile e indicativo della duttilità di tutte queste aperture e difese: esse possono essere giocate indifferentemente con il Bianco o con il Nero, tenendo presente, però, la fondamentale differenza tra il giocare con la mossa di vantaggio come Bianco o con la mossa di svantaggio come Nero. Io alternativamente le ho usate tutte, anche negli impegnativi tornei della F.S.I, ma oggi vorrei soffermarmi su una in particolare, proprio quella ritenuta la più debole e meno qualificata: l'Orang-Utan, 1.b4.
Questa apertura è stata così chiamata da Tartakower, che l'usò contro Maroczy nel Torneo di New York del 1924, il giorno dopo aver visitato lo Zoo ed essere stato colpito dall'andatura sgraziata e scomposta di un orango [per la cronaca la partita terminò patta]. Altro nome di 1.b4 è Apertura Polacca, in onore sempre di Tartakower, che in un certo periodo della sua vita assunse la cittadinanza polacca [lo era da parte di madre]. Tutto ciò non significa che questa apertura sia stata ideata da lui, perché era stata giocata fin dalla seconda metà del 1800: per esempio la usò lo scacchista e matematico russo Nikolay Bugayev, che nel 1896 batté con questa apertura l'ex campione del mondo Steinitz. Poi la usarono Nimzowitsch, Reti, lo stesso Capablanca [nelle simultanee], e altri minori. Nel 1938 cominciò ad usarla il giocatore sovietico Alexey Sokolsky, che raggiunse il titolo di Maestro Internazionale, e le dedicò un approfondito studio teorico. Di conseguenza l'apertura 1.b4 è anche denominata Apertura Sokolsky.
Attualmente molti seri studiosi e giocatori di scacchi storcono la bocca, quando sentono nominare questa apertura, che io preferisco chiamare Sokolsky. Che cosa di tanto grave viene imputato alla mossa iniziale 1.b4?
1) Non occupa il centro come 1.e4 e 1.d4, né controlla case centrali come 1.c4 o 1.Cf3;
2) non favorisce lo sviluppo dei pezzi, tranne l'Ac1;
3) il pedone b4 è indifeso, quindi attaccabile da parte del Nero;
4) l'apertura rivela al Nero fin dalla prima mossa le intenzioni del Bianco, ossia fianchettare l'alfiere di donna [questa è un'osservazione di Alekhine].
Negli ultimi mesi ho riunito molti articoli sulla Sokolsky e una copiosa raccolta di partite e la sto studiando con profondo interesse. Per questo non condivido nessuna delle quattro critiche rivoltele. Vediamo il perché:
1) Non è vero che la mossa 1.b4 trascuri il problema del centro [occupazione e/o controllo], dato che, al contrario, essa dà origine a una sofisticata strategia centrale. Infatti il pedone b4 impedisce al pedone c5 di attaccare la casa centrale nera d4, perché è pronto a cambiarsi con esso; altrimenti esso può avanzare in b5, allontanando l'eventuale Cavallo nero dalla casa c6, da cui controllerebbe le case centrali nere d4 ed e5.
2) Pertanto, favorire lo sviluppo in fianchetto dell'Ac1, che mette sotto tiro le case centrali nere d4 ed e5, è un completamento della strategia centrale di attacco alle case nere, inaugurata proprio da 1.b4 e proseguibile con il pedone e3 (attacca d4) e il Cf3 (attacca d4 ed e5).
3) Il pedone b4 "indifeso" a volte può cambiarsi con il pedone centrale e5 [1.b4, e5; 2. Axb4. Axe5]; a volte può avanzare per attaccare il Cc6 o prevenirne la collocazione in quella casa, da cui - come abbiamo visto - esso può svolgere un ruolo attivo nel controllo delle case centrali nere d4 ed e5, contro cui è rivolta la strategia del bianco; a volte può essere semplicemente difeso dal pedone a3, che insieme ad e3 e a un successivo ed eventuale c2-c4 costituirà i vertici superiori del mio caro "pentagono" [in attesa che la possibile avanzata d2-d4 lo trasformi in un trapezio].
4) Francamente non riesco a capire l'osservazione di Alekhine, sia perché ogni mossa iniziale ne esclude alcune e ne implica altre, sia perché gli scacchi non sono un gioco come nascondino, altrimenti le mosse migliori sarebbero 1.d3 o 1.e3, che nascondono le ipotetiche intenzioni del Bianco, ma non possiedono certamente la ricchezza strategica di 1.b4.
Per concludere, voglio presentare una semplice trappola, che dimostra quanto sia pericoloso prendere sottogamba questa apertura:
1. b4, e5
2. Ab2, Cc6
3. b5, Cd4
4. e3! 
il Bianco difende con l'Af1 il pedone b5, attaccato dal Cd4, e caccia via il Cavallo, catturando il pedone e5 posto alle sue spalle.

(5 luglio 2023) 

    



 
  
       

6 commenti:

  1. L'analisi generale la trovo molto ordinata, principalmente per come hai suddiviso le possibili risposte col nero all'apertura di re (dando per scontato che quelle due macro-aree coprano tutte le risposte "più ragionevoli" che si possano giocare).

    La prima partita sembra quasi didattica: lo scenario è abbastanza violento perché avvengono due attacchi simultanei che in qualche paio di mosse sembrano essere totalmente non curanti dell'avversario (sia da parte tua che da parte sua), ma giustamente, dati i tempi di attacco delle manovre che stavate preparando. Eppure il tuo schema ha messo alla luce, proprio per via della mossa: [3. ... Da5], come la quinta traversa possa essere totalmente osservata dalla donna (osservata ma non accogliente, perché come al solito la quarta e quinta traversa sono i confini di uno scontro sanguinario, e difatti proprio in quella partita la donna non aveva altre case comode per controllarla tutta): questo particolare l'ho notato con grande interesse, perché da molto senso alla deviazione della donna lì di lato, dopo la cattura del pedone in apertura.

    Nella seconda partita il bianco ha dato prova di essere molto meno agile a mio parere, soprattutto nell'osservazione diagonale del gioco: ha scelto di arroccare lungo sotto il tuo fianchetto, ponendoci successivamente, in linea, un alfiere che sosteneva il pedone e4, morendo un pò dietro quel pedone, inoffensivo e aggirato dal tuo pedone "d", che poi è tornato ad essere un pedone "c" impedonato, sì, ma comunque più attivo della sua colonna "e", e poi, culmine massimo, la donna in f3 davanti alla torre in d1... . Comunque il tuo schema mi ha convinto che la donna possa trovare il suo spazio, nel ritorno sulla casa in c7, dove ha un controllo totale della scacchiera (il pedone in e6 non l'avrebbe neanche ostacolata!) e la possibilità di rientrare sul lato di donna, avendo spesso la casa in b6 o in a5 libera. Ottimo!
    Aggiungo che io avrei abbandonato alla mossa [20. ... Ag4], se avessi avuto la svista che credo abbia avuto il bianco, oppure, al massimo del coraggio e dell'impudenza, alla mossa [23. ... Tad8], perché stavi messo decisamente meglio del bianco... . Direi che alla mossa [26. ... Te4] era davvero una prova emotiva molto ardua non abbandonare la partita.

    Nella terza partita, infine, ho aprezzato molto la cristallinità dell'andamento (forse perché era diventata, appunto, una difesa francese): hai mosso i pezzi in un modo che trovo estremamente logico ed efficiente. Mi chiedo però...
    [22. Rh1 ...]: e se invece si fosse giocato [22. Rf1 ...]?
    In quel caso non trovo una terminazione troppo ovvia (ma potrei essere io: ho una grande fama per le sviste, sia negli scacchi che nella matematica! ahahah :D), perché ci sono due ostacoli che mi pongo ma non riesco a sormontare: ovvero la donna bianca che rientra costantemente nella casella e7 a difendere capra e cavoli (o più precisamente cavallo e re), e l'uscita franca della torre bianca in h8 (perché se anche le impedissi di uscire con h6 lei stessa andrebbe in h7 per minacciare la conquista di uno dei due pedoni, quello in "g" o quello in "f" (qualora alzassi anche il pedone g), conquistandosi la colonna di fuga)... mi sto perdendo qualcosa?

    La lettura è stata molto divertente, è valso tutto il tempo delle analisi che ho condotto sulla mia scacchierina portatile! :D

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    Risposte
    1. In effetti nella terza partita c'è qualche cosa da migliorare, perché l'eventuale 22. Rf1 mi avrebbe messo in grande difficoltà. Però tieni presente che era una partita blitz (non ricordo se 5'+ 5" o 2'+ 12": spesso le alterno), in cui si gioca più per intuito che per analisi.
      Invece contro l'apertura di Donna sto usando 1. ..., d5, mettendo da parte le difese Indiane. Con il Bianco... tra un po' ti illustrerò la mia (semi) novità. A presto.

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  2. Sisi, tenevo conto che fossero blitz, la domanda aveva più una finalità analitica (diciamo che era una curiosità decontestualizzata alla partita) che non critica.
    A presto!

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  3. L'apertura Van't Kruijs:

    Sebbene non ho abbastanza robustezza nei sistemi più canonici e utilizzati per permettermi di "tentare troppo", in apertura, penso che non sarebbe una cattiva idea adottare questi stratagemmi di "ascolto dell'avversario", proprio perché non reputo eccessivamente rischioso iniziare con un ritmo fintamente lento una partita col bianco con un pedone in e3.
    Come dici tu, esistono tanti sistemi in cui il pedone in e3 è utile, e in cui non è necessaria la sua preimpostazione sulla casella e4, tra l'altro mi ha sempre interessato il tuo schema pentagonale dell'ala di donna, quindi perché non provare!

    Le tue partite mi daranno ottimi spunti per l'impostazione iniziale della partita... :)

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  4. Conservo tutti i tuoi scritti scacchistici giovanili (almeno credo siano tutti). Vedo che vuoi lasciare, come dice il tuo amico Orazio, un "monumentum aere perennius" anche sul "ludus latrunculorum". Sicuramente stai vivendo un periodo molto fecondo della tua vita e sono profondamente felice per te.
    Non ho mai giocato la difesa Scandinava. Le mie conoscenze tecniche si limitano a: 1) e4,d5 e dopo 2. ed il Nero ha la scelta tra a) 2. ... Dxd5 e b) 2. ... Cf6 (solo con questa continuazione il Nero spera di raggiungere la parità teorica).
    Non credo di essere in grado di dissertare con voi. Comunque ho letto con piacere l'articolo che dovrò rileggere e meditare per poi leggere le considerazioni di Marco.
    Un abbraccio
    Massimo

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    Risposte
    1. Una risposta per due.
      A Marco: sono contento che tu abbia compreso e condivida lo spirito dell'apertura 1.e3, niente di eccezionale - per carità -
      ma pur sempre un'arma pericolosa, perché il Nero può tendere a sottovalutarla o, quanto meno, a non capire le intenzioni del Bianco. Ciao e a presto.
      A Massimo:
      mi aspettavo che anche tu scrivessi un tuo commento. Infatti questa pagina scacchistica è rivolta più che altro, ma non esclusivamente, a te e a Marco. Sono contento di aver suscitato il vostro interesse. Aspetto delle tue considerazioni anche sull'apertura Van't Kruijs.
      Un abbraccio.

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