mercoledì 20 ottobre 2021

Cara OCSE, fatti un... "buono"!

Oggi ho letto sul Televideo una di quelle notizie... che ti riconciliano con la vita. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (= OCSE), uno di quei tanti enti mondialisti, più dannosi che inutili - basti pensare a quanti guai ha combinato di recente e tuttora sta combinando l'OMS e tutti i suoi accoliti -, tramite i suoi rappresentanti, venuti in audizione alla Commissione Bilancio del Senato, ha affermato che l'Italia spende troppo per le pensioni e questo penalizza i giovani e le prospettive future. Come dire: cari vecchi, una volta che avete terminato la vostra vita lavorativa, toglietevi dai piedi il prima possibile, perché la pensione che percepite è a fondo perduto, visto che non producete più niente e i soldi, che vi si danno, potrebbero essere utilizzati per scopi molto più utili della vostra inutile sopravvivenza.
Ci sarebbe da ridere, riflettendo che simili obbrobriose scemenze sono state dette proprio nel Senato, un'istituzione di privilegiati, che intascano laute pensioni dopo soli cinque anni di legislatura... Comunque, le soluzioni non mancherebbero: da quella di incentivare con qualche premio (?) il vecchio che decidesse di suicidarsi, a quella di escogitare una specie di Green Pass... (...aggio all'altra vita) che sostanzialmente ti costringesse, senza costringerti formalmente. Sì, ridiamoci sopra, è meglio. A proposito, devo spiegarvi il titolo.
Nel film di Carlo Verdone Bianco, rosso e Verdone il giovane Mimmo, goffo e un po' svanito, deve accompagnare in macchina la nonna da Verona a Roma per votare. Durante il lungo viaggio, la nonna ha bisogno di una medicina, il nipote ne acquista una sbagliata e, quindi, ritorna alla farmacia per restituirla. Ovviamente non gli restituiscono i soldi, ma gli fanno un "buono" equivalente alla somma spesa. Il nipote, che è un vero sprovveduto, torna dalla nonna e nasce questo dialogo:
"Nonna, nonna, m'hanno fatto un buono, che vor di'? Vor di' che..."
E la nonna: "Che te la............................" 

P. S.
Chi non riesce a capire la risposta della nonna, mi scriva in privato che gliela riferisco per intero.
     

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