Tanti affettuosi auguri di...
… Buona Pasqua!
a tutti i miei lettori, sia quelli fedelissimi – i miei lettori veramente fissi – sia quelli solamente di passaggio. In loro onore, e per commemorare degnamente questo giorno speciale, proporrò due poesie pasquali, una di Giovanni Pascoli (L'ulivo benedetto) l'altra di Albert Camus, il cui titolo – Buona Pasqua – ha sorpreso anche me, date le idee particolari del suo nichilismo, ma è l'espressione di una profondissima umanità.
L'ulivo benedetto
Oh,
i bei rami d’ulivo! chi ne vuole?
Son
benedetti, li ha baciati il sole.
In
queste foglioline tenerelle
vi
sono scritte tante cose belle.
Sull’uscio,
alla finestra, accanto al letto
metteteci
l’ulivo benedetto!
Come
la luce e le stelle serene:
un
po’ di pace ci fa tanto bene.
Buona Pasqua
Non
camminare davanti a me
potrei
non seguirti;
non
camminare dietro di me,
potrei
non sapere dove andare.
Cammina
a fianco a me
e
sii per me un amico!
Personalmente preferisco la seconda poesia, auguri a tutti in anticipo
RispondiEliminaIo al liceo passavo il tempo delle noiosissime ore di storia a rileggermi le poesie del libro di italiano dall'inizio alla fine, molte volte anche commuovendomi come un imbecille da solo, celando eventuali lacrime indotte dall'estrema empatia che mi piaceva tanto provare per quei poeti. Questo mi ha fatto chiedere fino all'ultimo se dovessi scegliere italiano o matematica all'università (chissà che disastro la mia vita se avessi scelto di laurearmi in qualcosa per cui nutrivo interesse solo per l'1% della sua totalità...). Tra tutti quelli che incontravo nei libri di scuola Pascoli era il mio preferito da sempre, e la prima poesia mi ha ridato, nonostante le righe così apparentemente inoffensive, un brivido come allora, da liceale.
RispondiEliminaP.S. chiaramente per le interrogazioni di storia ricorrevo allo studio matto e disperatissimo in 2-3 giorni precedenti al periodo delle interrogazioni... .
Tanti auguri a tutti! :)