domenica 16 luglio 2023

Oggi è il compleanno...

… di Quinto Ennio, l'ultimo poeta epico latino dell'età arcaica. Nato a Rudiae, nell'odierna Puglia, il 16 luglio del 239 a. C., diceva di possedere tre cuori, perché parlava tre lingue: il latino, il greco e l'osco. Partecipò alla II guerra punica in Sardegna, dove conobbe Catone il Censore, che alla fine della guerra lo portò a Roma. Qui, però, Ennio si allontanò da lui, per accostarsi al progressista Circolo degli Scipioni, assai sgradito al conservatore Catone. Fu chiamato pater Ennius, padre della letteratura latina, dati i vari interessi, che gli fecero comporre opere di ogni tipo. Il suo capolavoro sono gli Annales, un poema epico-storico in 18 libri, in cui al verso saturnio viene sostituito per la prima volta l'esametro, che Ennio trasferì dalla poesia greca (Iliade, Odissea) a quella latina. Dopo un proemio, in cui racconta che Omero gli sarebbe apparso in sogno e gli avrebbe spiegato di essersi reincarnato in lui, secondo la teoria della metempsicosi, inizia il poema con la venuta di Enea nel Lazio e arriva al 171 a. C., distribuendo anno per anno le vicende della storia di Roma, come facevano in prosa gli storici annalisti. Ennio amava sperimentare nuove soluzioni e cercava di produrre effetti suggestivi, ricorrendo a frequenti allitterazioni, per esempio:

At tuba terribili sonitu taratantara dixit

o, addirittura, questo verso difficilmente superabile:

O Tite tute Tati tibi tanta tyranne tulisti.

A volte il suo gusto per la sperimentazione lo spinge a sondare tutte le possibilità dell'esametro, anche le più stravaganti, come nel seguente verso, costituito da sei spondei che, con il loro ritmo lento, sono adatti a sottolineare la pausa di silenzio prima della risposta:

Olli respondit rex Albai Longai.

Oltre ai circa seicento esametri degli Annales, ci sono pervenuti scarsi frammenti delle commedie, quattrocento versi delle tragedie – l'autore greco preferito doveva essere Euripide, dato il suo interesse per i personaggi femminili: Andromaca, Ecuba, Ifigenia, Medea –, tra cui ci sono anche due praetextae [= tragedie latine di argomento romano]. Come tragediografo era ricco di pathos e curava l'analisi psicologica. Di lui abbiamo anche qualche frammento di due opere tra il filosofico e il religioso (Epicharmus, Heuhemerus) e di un poemetto dedicato alla gastronomia: Hedyphagetica. I settanta versi rimastici delle sue Saturae gli garantiscono il primato temporale della composizione satirica, anche se non il titolo di vero fondatore del genere: infatti le satire di Ennio hanno ancora una tematica e uno stile molto fluidi.
Morì nel 169 a. C.

mercoledì 5 luglio 2023

AVVISO AI NAVIGANTI

Chi è interessato può consultare la pagina "Viva gli scacchi!", in cui ho aggiunto un nuovo articolo (= il terzo). 

lunedì 3 luglio 2023

Oggi è il compleanno...

... di Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883), uno dei più grandi scrittori del XX secolo. Tre romanzi inquietanti (America, Il processo, Il castello), una raccolta di racconti fantastici, Le lettere a Milena, I diari: ce n'è abbastanza per soddisfare tutti i gusti. Sono contento di condividere il mio compleanno con uno scrittore geniale come lui.  

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