Tu sarai un Marcello, cioè tu sarai un valoroso come l'eroico console Marco Claudio Marcello, vincitore dei Galli Insubri, espugnatore di Siracusa, denominato “la spada di Roma”, morto in uno scontro con le truppe cartaginesi di Annibale.
Rileggiamo le parole finali del discorso di Anchise, che nei Campi Elisi, presentando al figlio Enea i futuri personaggi illustri di Roma, celebra Marcello, il nipote di Augusto, morto prematuramente a 19 anni.
Virgilio, Eneide, VI, 882 – 886 Heu, miserande puer, si qua fata aspera rumpas,
tu Marcellus eris. Manibus date lilia plenis
purpureos spargam flores animamque nepotis
his saltem accumulem donis, et fungar inani
munere.
O ragazzo, degno di compianto! Anche se in qualche modo riuscissi a rompere il tuo destino crudele, tu sarai un Marcello. Offrite gigli a piene mani, possa io spargere fiori purpurei e colmare l'animo del mio discendente almeno con questi doni, e fare un'inutile offerta funebre.
Ovviamente il riferimento a Marcello, nipote di Augusto, nel giorno di S. Marcello (16 gennaio) non è puramente casuale...
RispondiElimina