Per celebrare degnamente il suo compleanno, voglio ricordare uno solo dei suoi tanti meriti: tra i cinque scrittori più eminenti vissuti durante il principato neroniano – Seneca, Lucano, Petronio, egli stesso e Silio Italico – Persio fu l'unico a non compromettersi con il truce potere tirannico allora dominante, evitando di frequentare la corte di Nerone.
Ed ecco un piccolo assaggio delle sue qualità poetiche, però non satiriche, ma puramente descrittive. In due versi e mezzo tratteggia con cura affettuosa un angolo intimo e incantevole, a lui molto caro:
… Mihi
nunc Ligus ora
intepet
hibernatque meum mare, qua latus ingens
dant
scopuli et multa litus se ualle receptat.
“Adesso la spiaggia ligure mi offre il suo tepore e il mio mare trascorre l'inverno in tutta tranquillità, protetto dal baluardo di una massiccia scogliera, dove la costa si ritira in una profonda insenatura” (Satira VI, 6 – 8).
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